Mi capita sempre più spesso di lavorare, come psicologo e musicoterapeuta, con persone “schiacciate” da quello che potrebbe definirsi un “burn out esistenziale”. Un tipo di fatica costante, cronica e presente in tanti ambiti della propria vita, che non concerne più un settore specifico come quello lavorativo ma viene percepito come derivante da una molteplicità di dimensioni.
Nel panorama attuale della vita moderna, l’esaurimento è diventato un compagno onnipresente. Le prove sono chiare – dall’aumento di fenomeni come l’Abbandono Silenzioso ai numeri impressionanti della Grande Dimissione. Milioni di persone hanno volontariamente salutato i propri lavori, riflettendo una stanchezza radicata che si estende oltre i confini dei calendari lavorativi. Siamo ora immersi in quella che lo scrittore e professore di informatica Cal Newport chiama giustamente “La Grande Stanchezza”, un periodo in cui gli individui si sforzano di ridefinire il loro rapporto con il lavoro per alleviare il senso pervasivo di svuotamento.
Riconoscere l’Esaurimento:
I segni dell’esaurimento sono ovunque, evidenti nelle scelte che facciamo ogni giorno. Dal preferire la consegna della cena per mancanza di energia per cucinare a cercare modi per lavorare da casa, l’usura delle nostre vite frenetiche è innegabile. Le interazioni sociali sono diventate sporadiche, gli hobby trascurati e persino attività quotidiane come fare esercizio e fare la spesa sono sacrificate sull’altare della stanchezza. Si aggiungono a questo le conseguenze di una pandemia globale, l’inflazione economica e altri stress globali, e ci troviamo in una tempesta perfetta di esaurimento fisico, mentale ed emotivo.
Svelare Fattori dell’Esaurimento:
Sebbene la Grande Stanchezza sia ampiamente riconosciuta, le sue cause profonde spesso passano inosservate. Attraverso conversazioni con professionisti in burn out durante il mio lavoro di psicologo e musicoterapeuta, emergono tre fattori comunemente trascurati: stili di vita insostenibili, esposizione a stress incontrollabili e insicurezza finanziaria. Questi aspetti, normalizzati nel tempo, contribuiscono significativamente alla nostra stanchezza complessiva, con ripercussioni sia sulla salute fisica che mentale.
- Stili di Vita Insostenibili:
La ricerca di vitalità è in netto contrasto con la realtà per molti. L’esplorazione delle “zone blu” (di cui l’Italia è orgogliosa pur non imparando da tali stili di vita), dove le persone godono di vite più lunghe e più sane, rivela una verità cruda (per tutti gli altri). In queste zone, i bisogni umani hanno la precedenza – cibi integrali, ricche vite sociali, movimento regolare e lavoro finalizzato a uno scopo. Tuttavia, la maggioranza al di fuori di queste zone è intrappolata in un ciclo incessante, dando priorità ai bisogni commerciali rispetto a quelli umani, lasciando poco tempo, energia e risorse per una vita appagante. - Stress Fuori Controllo:
Se lo stress sotto il nostro controllo può essere gestito, lo stress derivante da fattori esterni – violenza, disastri climatici, tragedie globali e inflazione – ci fa sentire impotenti. Questo tipo di stress erode la speranza, un potente antidoto all’esaurimento e al burnout. L’esposizione quotidiana a stress incontrollabili ha un costo sulla nostra salute fisica e mentale, innescando risposte allo stress che si accumulano nel tempo. - Insicurezza Finanziaria:
Le dinamiche mutevoli del lavoro e dell’economia hanno portato a uno squilibrio tra sforzo e ricompensa. La frustrazione sorge quando un lavoro a tempo pieno non garantisce più lo stile di vita che un tempo prometteva. L’insicurezza finanziaria aggiunge un livello di stanchezza, poiché la ricerca di uno stile di vita desiderabile diventa un obiettivo sfuggente. L’etica centrata sul lavoro delle generazioni passate è messa alla prova dalla dura realtà che il duro lavoro non equivale necessariamente alla qualità della vita che una volta prometteva.
Liberarsi dall’Esaurimento:
Mentre il confluire di stili di vita insostenibili, stress incontrollabile e insicurezza finanziaria crea una popolazione stremata, c’è speranza. Prendere in mano la nostra vita e prendere decisioni consapevoli può portare a un miglioramento della qualità della vita e a una riduzione della stanchezza. Semplici scelte, come dare priorità al sonno, impegnarsi in attività che ci energizzano e gestire consapevolmente il consumo dei media, possono aprire la strada a una vita più sana e soddisfacente.
Per rompere le Catene dell’Esaurimento con facilità ci si può avvalere anche di un breve percorso psicologico, che inizia con il riconoscimento delle radici della nostra fatica e con l’assunzione di piccoli, costanti cambiamenti, accanto all’apprendimento di tecniche specifiche per la gestione dello stress e di tutti i fattori che portano al grande esaurimento collettivo. Saper affrontare individualmente i fattori di stress sotto il nostro controllo può aprirci la strada a un’esistenza più equilibrata e finalizzata a uno scopo. Per informarti sui percorsi di supporto psicologico e psicoeducazione integrata con la creatività delle artiterapie clicca sull’icona di whatsapp o invia un messaggio ad alberto.rigamonti5@gmail.com